Seppelliti da una risata.
La sinistra tradita dalla satira, un tempo figlia diletta: Prima la satira - vedi "Tango" - distruggeva partiti, il morente Pci di Natta. O, con "Cuore", sfotteva l'allora sinistra al potere, il Psi di Tangentopoli. Poi è venuto il tempo della tv della ragazze, Dandini assieme a Sabina Guzzanti, lo stesso stampo dei giornali di qualche anno prima, ma stavolta esercitato in tv, la Rai tre verità di Guglielmi. E' una deriva che molti avevano intuito (per esempio Michele Serra, Sergio Staino, Alessandro Robecchi) tirandosene fuori a tempo debito, ma piano piano alcuni satirici sono diventati leaderini: ciò che quella generazione non avrebbe mai voluto. Eppure le premesse, nolenti loro, erano lì, in quegli anni ottanta così divertenti e destrutturanti, nei quali per la prima volta il mondo comunista prendeva in giro se stesso, anziché il nemico. Ps. I capi del Pd - che oggi lamentano questa deriva della satira che s'impanca a politica - dovrebbero riflettere sul fatto che anche Massimo D'Alema (che "Tango sfotteva chiamandolo "Minimo") diede il suo contributo alla (con)fusione dei generi, quando querelò per una vignetta Forattini. Berlinguer - con tutti i suoi difetti - l'avrebbe mai fatto? (Jacopo Iacoboni) La Stampa. http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=14&ID_articolo=301&ID_sezione=6&sezione= COMMENTI: http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/commentiRub.asp?ID_blog=14&ID_articolo=301&ID_sezione=6&sezione=Arcitaliana
lunedì 14 luglio 2008
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