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mercoledì 31 agosto 2011

MADRI

Guglielmo, le morti non sono tutte uguali, la tua è una di quelle a cui non mi rassegno. Che estrema tenerezza vedere tua mamma così esile nel primo banco della chiesa a mani giunte, Il tuo stesso volto ho pensato a te nel suo ventre nascituro immerso nel suo liquido amniotico, te ne sei andato immerso nel liquido amniotico della madre terra. Matrigna direi.

MON AMI


Ciao Caro Guglielmo Imbimbo, io ti chiamavo Il Bimbo, oppure Guglia. Abbiamo fatto tante cose assieme, tu persona gentile sempre disponibile, non ricordo mai un diverbio con te. Per carità questo non vuol dire, ma con te era impossibile incazzarsi. ricordo quando ti conobbi all' Italsider ora Ilva grazie a quella merda di Riva. Eri addetto alle relazioni esterne, oltre che per le tue capacità credo anche per il tuo carattere. Piacevi molto alle impiegate ricordo, un bell'uomo alto e prestante sempre sorridente. Con te imparai a pattinare tu eri fiero dei 200 giri che percorrevi sulla pista. Poi le nostre partite a tennis, i lavori fatti assieme per il porto, il comune di Taranto, per l'azienda belga, ricordo che andavi a Bruxelles a portare i miei lavori, ti occupavi anche di come migliorare con l'uso del colore gli ambienti di lavoro, per la Fiat facesti una cosa eccelsa. ti innammorasti della barca a vela con la quale arrivasti in Turchia, eravamo entrambi ad Antalia negli stessi giorni ma nessuno dei due lo sapeva. Insomma ho un caleidoscopio di ricordi caro Guglia, e mentre ti scrivo mi sembra assurdo che tu sia morto. Ieri in chiesa c'era tantissima gente, incredula. La bara ero certo che se l'avessi scoperchiata non vi avrei trovato nessuno dentro, mi sembravi una persona che sarebbe morta quanto meno dopo di me. Di te ho un ricordo sempre col viso pronto al sorriso, purtroppo l'unica foto che ho trovato di te sei in una posa seria. Ciao ILBIMBO.♥

martedì 30 agosto 2011

domenica 14 agosto 2011