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venerdì 26 febbraio 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mills: ''Colpevole. Ma il reato di corruzione è prescritto''

David Mills è stato salvato dalla prescrizione. Lo hanno deciso le sezioni unite penali della Cassazione che, pur confermando la corruzione in atti giudiziari a favore di Silvio Berlusconi inflitta all'avvocato inglese in primo e secondo grado, hanno [...]
annullato "senza rinvio" la sentenza impugnata "per intervenuta prescrizione del reato". La decisione è arrivata dopo quattro ore di camera di consiglio. Una decisione che avrà le sue ripercussioni anche sul processo 'gemello' al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi visto che i giudici milanesi lo hanno sospeso fino al 27 febbraio in attesa del verdetto di stasera. La Cassazione, come spiega l'informazione provvisoria, ha dichiarato l'intervenuta prescrizione del reato di corruzione in atti giudiziari susseguente il che tradotto nella pratica significa che per l'avvocato inglese il reato si è prescritto dal dicembre scorso e per Silvio Berlusconi si prescriverà tra 11 mesi visto che il processo era stato bloccato per il lodo Alfano. In pratica, la Cassazione ha riconosciuto la colpevolezza di Mills per il reato di corruzione in atti giudiziari a favore di Berlusconi, ma il tempo trascorso ha prescritto il reato. Accolta, dunque, in pieno la tesi della pubblica accusa di piazza Cavour che stamani aveva sostenuto l'esistenza della corruzione giudiziaria susseguente ma retrodatata di pochi mesi - a novembre del '99 - rispetto alla data scelta dalla Corte d'Appello di Milano che aveva indicato come data per l'accordo corruttivo il 29 febbraio 2000. In pratica, per la Corte d'Appello solo in quella data Mills intascò i 600mila dollari giratigli dallo scomparso manager Fininvest Carlo Bernasconi, allorché si intestò quote del Torrey Global Found per un analogo importo. Per la Cassazione, dunque, la data della corruzione deve essere retrodatata all'11 novembre '99: da quella data sono cominciati a decorrere i termini di prescrizione maturati a dicembre scorso. La prescrizione in ogni caso non ha assolutamente inciso sul risarcimento dei danni quantificato dalla Corte d'Appello in 250mila euro per la Presidenza del Consiglio dei ministri che si è costituita parte civile per chiedere i danni a Mills. Ma il legale inglese dovrà anche pagare 10mila euro di spese processuali.
Adesso, dopo il verdetto della Cassazione, il processo 'gemello' per Berlusconi può davvero riprendere, anche se con il timer innescato. Ed è certo che il braccio di ferro che si aprirà sarà su testi da sentire o risentire e, soprattutto, su rogatorie fuori confine da rinnovare se non addirittura da proporre ex novo. Intanto, e la svolta non sarà da poco, a marzo si deciderà sul legittimo impedimento che potrebbe 'rimescolare' nuovamente tutte le carte e preparare le parti ad altre lunghe attese. In fin dei conti 11mesi passano in fretta...