“Il Partito del Non Voto” vince le elezioni! E' il primo partito d'Italia, il Partito che ha la maggioranza dei consensi! Un italiano su tre non è andato a votare e a Roma ha votato solo un cittadino su due! Stavolta gli italiani hanno preferito disertare le urne, piuttosto che turarsi il naso e votare il "meno peggio". Non si tratta qui di puro e semplice astensionismo, quello marginale, estraneo alla politica anche perché socialmente periferico, oppure dell'elettore indifferente, che della politica e dei politici se ne frega e non sa chi sia il Presidente della Repubblica. Ma non si tratta neppure dell’elettore qualunquista, quello del “tanto non cambia e non cambierà mai niente”. In questa fase della vita politica italiana, si afferma prepotentemente un atteggiamento di "astensione attiva". Spesso Dichiarata. Proclamata. Espressa. Addirittura Propagandata! “Il partito del non voto” non è fatto di astensionisti-cronici, ma di elettori che vivono, amano e soffrono la politica. Elettori informati, elettori attivi, elettori spesso politicamente coinvolti e socialmente impegnati: ex elettori di sinistra che considerano il Pd uguale agli altri partiti. Perché non ha rinunciato ai privilegi della Casta. Perché non ha saputo creare l’alternativa. Perché ha perso la “sua” occasione storica, quando è stato al governo, di cambiare radicalmente questo paese. Perché non ha saputo schierarsi apertamente e concretamente dalla parte dei più deboli. Di operai, impiegati, piccoli imprenditori e pensionati che per quarant’anni hanno cantato “bandiera rossa” in piazza San Giovanni e che invece, pochi giorni fa, sono stati “transumati” a Piazza del Popolo, la piazza di Giorgio Almirante, senza un se e senza un ma; ex elettori di destra che… ormai anche loro hanno capito chi è realmente Berlusconi! Per gran parte di questi elettori, l'astenersi dal voto è stato come andare alle urne. E’ stato “Il voto di chi non vota"! Elettori che con il loro “non voto” hanno voluto lanciare un messaggio forte e chiaro alla politica:
"LA SATIRA E' IL VENTO DELLA LIBERTA'": silvio berlusconi. Ansa, 23 marzo 2001, ore 10,11
SATIRA POLITICA non è una testata giornalistica ma applica l'art.21 della Costituzione Italiana.Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
I MIEI LIBRI EDITI DA DEDALO: La prima raccolta delle mie vignette.
prefazione di: Giuseppe Giacovazzo ( direttore de " la Gazzetta del Mezzogiorno" di Bari), presentazione di Pietro Marino ( vicedirettore de "la Gazzetta del Mezzogiorno" ) (1983). L'impertinenza è una parola che sa di Pertini. Pillinini ne ha fatto il titolo di questo volume. Sa di essere amato dal Presidente e si diverte a divertirlo. E' l'unico personaggio di fronte al quale gli cala dalle mani la sferza dell'ironia. Anzi lo ama perché rompe. Gli schemi naturalmente. Gli schemi della politica prefabbricata... ( Giuseppe Giacovazzo)...
PRIMA RACCOLTA SULL'ERA BERLUSCONI
interventi di: Giuseppe De Tomaso, Lino Patruno, Massimo Bucchi e Pino Aprile (2003)
LA REPUBBLICA DELLE BANANE
Interventi di Oscar Iarussi, Michele Mirabella, e Vauro (2004 ).
LA SAGA BERLUSCONI CONTINUA
Prefazione di Marco Travaglio...Mai compiacente, mai piacione, mai complice, mai ammiccante, men che meno bonario, Pillinini è l’esatto contrario di certi suoi colleghi (sempre più numerosi, purtroppo) che in tv e sui giornali dicono di fare satira e poi si compiacciono perché le loro vittime li ringraziano. Ecco, per chi fa satira i ringraziamenti della vittima sono come la menopausa, anzi come la pace dei sensi. La morte civile. Ci vorrebbe una legge Bacchelli, per questi vignettisti in disarmo che non fanno più ridere e ricevono commesse dal governo...
GIULIVO MA PER POCO
Prefazione di Gianrico Carofiglio Post-post fazione di Giorgio Cavallo
con Pertini
Nel 1985 fui invitato al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Sotto il braccio tiene il mio libro "IMPERTINENZE".
NICO E NICHI
NICO E MARCO TRAVAGLIO
2009
NICO E SANTORO
2002 Festa Nazionale de "L'Unità".
STAINO E NICO
CINECITTA' 2007
NICO E LA IENA SORTINO
RADIO CAPITAL ROMA (2003)
NICO E GOFFREDO FOFI
ROMA (2003)
NICO con EDWIGE
ROBA DA NOVELLA 2000
ALBERTONE E NICO
1994
NICO E BRUNO BOZZETTO.
nel 2008
ROBERTO E NICO
nel 1982
NICO E MONICELLI
(2008)
BEPPE E NICO
nel 2003
VAURO E NICO
nel 2002
NICO E MASSIMO
nel 2002
GIANNI, MIO AMICO DA SEMPRE, NON C'E' PIU'. GRANDE GRAFICO, CLICCATE SULLA FOTO E STUPIRETE!
1 commento:
Regionali 2010: vince il Partito del Non Voto!
“Il Partito del Non Voto” vince le elezioni! E' il primo partito d'Italia, il Partito che ha la maggioranza dei consensi! Un italiano su tre non è andato a votare e a Roma ha votato solo un cittadino su due! Stavolta gli italiani hanno preferito disertare le urne, piuttosto che turarsi il naso e votare il "meno peggio". Non si tratta qui di puro e semplice astensionismo, quello marginale, estraneo alla politica anche perché socialmente periferico, oppure dell'elettore indifferente, che della politica e dei politici se ne frega e non sa chi sia il Presidente della Repubblica. Ma non si tratta neppure dell’elettore qualunquista, quello del “tanto non cambia e non cambierà mai niente”. In questa fase della vita politica italiana, si afferma prepotentemente un atteggiamento di "astensione attiva". Spesso Dichiarata. Proclamata. Espressa. Addirittura Propagandata! “Il partito del non voto” non è fatto di astensionisti-cronici, ma di elettori che vivono, amano e soffrono la politica. Elettori informati, elettori attivi, elettori spesso politicamente coinvolti e socialmente impegnati: ex elettori di sinistra che considerano il Pd uguale agli altri partiti. Perché non ha rinunciato ai privilegi della Casta. Perché non ha saputo creare l’alternativa. Perché ha perso la “sua” occasione storica, quando è stato al governo, di cambiare radicalmente questo paese. Perché non ha saputo schierarsi apertamente e concretamente dalla parte dei più deboli. Di operai, impiegati, piccoli imprenditori e pensionati che per quarant’anni hanno cantato “bandiera rossa” in piazza San Giovanni e che invece, pochi giorni fa, sono stati “transumati” a Piazza del Popolo, la piazza di Giorgio Almirante, senza un se e senza un ma; ex elettori di destra che… ormai anche loro hanno capito chi è realmente Berlusconi! Per gran parte di questi elettori, l'astenersi dal voto è stato come andare alle urne. E’ stato “Il voto di chi non vota"! Elettori che con il loro “non voto” hanno voluto lanciare un messaggio forte e chiaro alla politica:
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