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martedì 11 gennaio 2011

POTENZA - «Il pubblico ministero autorizza la rimozione di eventuali ostacoli fissi che eventualmente si frapponessero al regolare svolgimento delle operazioni di perquisizione locale di cui al presente decreto». Avrebbero potuto buttare giù le porte e forare le casseforti se il collega della Gazzetta del Mezzogiorno della redazione di Potenza, Fabio Amendolara - indagato dalla Procura antimafia di Salerno per rivelazione di segreti d’ufficio che riguardavano il passato di Danilo Restivo, sospettato di essere l’assassino di Elisa Claps - avesse ostacolato le operazioni di perquisizione.

Per la Dda di Salerno, insomma, il «blitz» nella redazione potentina della Gazzetta - con il sequestro di tutto quanto riguarda il caso Elisa, dopo la pubblicazione di retroscena e dettagli sulla storia di Danilo Restivo (unico indagato per la morte della ragazza) - ha il canone di un’operazione antimafia.

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