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sabato 4 ottobre 2008

RAZZISMO: SCRITTE CONTRO ANNA FRANK.


La casa di Anna Frank 22 dicembre 1976
http://it.wikipedia.org/wiki/Diario_(Anna_Frank)
Scritte contro Anna Frank su un muro di via Torre Annunziata, nel VI municipio a Roma. Il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, "appena appreso dalla stampa dell'esistenza delle vergognose scritte", ha dato immediato incarico all'Ufficio Decoro Urbano di cancellarle.
"Condanno con forza, anche a nome di tutta l'amministrazione capitolina, questi atti scellerati che offendono la memoria di chi ha vissuto e pagato con la vita una delle più aberranti forme di discriminazione razziale - ha dichiarato il sindaco in una nota - Proprio il Diario di Anna Frank è una delle più toccanti e vere testimonianze della tragedia di una giovane donna, simbolo di un popolo che ha sofferto la follia dell'antisemitismo".

Nel Natale del 1976, in uno dei miei viaggi ad Amsterdam volli visitare quella che chiamano la casa della tredicenne Anna Frank. Non era la casa, ma il rifugio per sfuggire all'orda barbara dei nazisti. A chi non è capitato almeno una volta di leggere anche una sola pagina del suo diario... Iniziava con cara kitty. Il mio insegnante di italiano ce ne lesse qualche stralcio in classe in prima media. Devo confessare che iniziai ad avere un diario tutto mio, anch'io gli detti un nome. Certo, non possedevo né la bravura tantomeno l'acume di Anna, ma mi colpì così tanto la storia di quella povera e intelligente bimba da influenzarmi. Tornando alla vista nella casa di Anna Frank; restai di sasso. Mi si accapponò la pelle. Ai muri c'era ancora la carta da parati dell'epoca. Le cartoline che lei aveva attaccato al muro. Ho rivissuto in quei pochi istanti la situazione claustrofobica che quelle due famiglie sono state costrette a condividere: sono entrato dalla famosa porta libreria per accedere alla tana. Ma la cosa scioccante fu vedere che all'interno della casa vi erano manifesti contro tutti i fascismi, e tra queste foto anche di personaggi e figuri italiani. La strage di piazza Fontana, l'Italicus, piazza della Loggia e poi le foto del fascista Giorgio Almirante col braccio teso, il famigerato saluto romano.Sono stato aggredito da un gran senso di colpa, anche se oggettivamente incolpevole. Questa è la mia piccola testimonianza per ricordare Anna e tutte le persone che hanno sofferto e che sono morte per mano dei nazi-fascisti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Anche se in ritardo di tre anni dalla pubblicazione di questo post non posso far altro che concordare pienamente.
La vergogna per tutto ciò che è successo (anche se appunto indiretta) mi lascia lividi ancora oggi, così come chi fa finta di niente. Grazie per il post!